Dopo una fine c'è sempre un nuovo inizio...


Come tutte le storie si ha sempre un inizio e una fine, un C'era una volta che si è moltiplicata per mille in questo anno, un racconto, dei ricordi e chi è qui a raccontarli, qualche scarpetta rotta di troppo, ma anche tante lotte vinte e piccole soddisfazioni prese.
Ultimi giorni di questo 2017 e si tirano le somme come è rito fare, e ammetto di averci pensato più del previsto prima di mettermi a scrivere e condividere qui, nel mio angolo di mondo, tutto quello che è stato e che spero sarà migliore.
Quest'anno è iniziato nel freddo di Legnano, si, ma al concerto di una delle band che mi è accanto da dieci anni a questa parte, Finley, musica, amici, e anche qualche linietta di frebbre, ma entra di diritto nella top ten dei ricordi più belli, ed essere qui a riviverlo fa spuntare un sorriso.
Questi mesi sono stati caratterizzati da alti e bassi, da persone che ho conosciuto e da altre che se ne sono andate, da chi conosco da anni e che oltre ad essere amici sono parte della famiglia, e da chi ho incominciato a conoscere ma che fin da subito è riuscito ad esserci, sinceramente e che mi auguro resteranno nella mia vita ancora per molto.
Mi sono tolta qualche sassolino dalla scarpa, ho raccolto qualche soddisfazione e reso concreto qualche mio piccolo sogno nel cassetto.
Ho fotografato, vissuto esperienze uniche sotto quei palchi che tanto amo, ho incontrato artisti che mai avrei pensato di poter anche solo vedere, mi sono emozionata ai loro concerti, tra "tre brani oltre transenna senza flash" e momenti di backstage.
Sono cresciuta, sopratutto nell'ultimo periodo, negli ultimi giorni di questo anno, dove un tuo punto di riferimento vola in cielo e lascia un vuoto che ancora adesso rimbomba, ti fermi e capisci cosa è davvero importante, cosa sono le tue priorità, e quali sono le persone su cui contare davvero e chi c'è solo per convenienza, cambi modo di pensare, ragioni diversamente, e dai spazio più alla mente che al cuore per paura di soffrire ancora, la diffidenza aumenta e...
Non sarà per caso che sono pronta al mondo dei grandi?
Quello grigio e cupo che descrive Peter Pan nei suoi racconti?. 


Sono riuscita a vincere, seppur per un breve periodo, le mie gambe, le mie odiose gambe, rincominciando a ballare, a ritornare in pista, quella pista che tanto mancava, a gareggiare essendo quella me stessa che non si vede tutti giorni, quella senza paure e sicura di sè perchè sta facendo esattamente quello che la fa stare bene.
Per poi smettere e rivedermi, ancora una volta, l'ennesima, faccia a faccia con il fermarmi e il dover affrontare un'altra operazione, ma come si dice, "Non c'è due senza tre?"... Ecco forse l'ho presa un po' troppo alla lettera.
Ma di questo se ne riparlerà nel 2018.

I riassunti non sono nel mio dna, ma non posso finire senza ringraziare, voi, tutti voi, sapete benissimo chi siete, che non mi avete lasciata sola neanche un secondo in questi mesi, che avete condiviso gioie, lacrime, abbracci, felicità e momenti di difficoltà.
Grazie a chi mi ha dato la forza per non mollare e la voglia di crederci qualunque cosa succedesse.
Grazie alla musica, ormai parte fondamentale di me, alle band e ai cantanti che da anni sono nel mio cuore.
Grazie alle esperienze che ho vissuti grazie a loro, i 20 anni dei The Sun, in quel di Parma con tutti gli altri spiriti del sole, i concerti di quei pazzi dei Finley, ma anche l'emozioni create da Andrea cerrato o dall'energia creata dai Raft, per citarne solo alcuni.
Grazie, infinitamente Grazie.
Sono grata davvero per ogni cosa, persone, momenti vissuti, che ci sono stati e ci saranno.
E che mi porterò nel cuore anche nel nuovo anno.


Vi auguro di vivere a cento all'ora, di viaggiare, sognare, amare, ridere, voler bene a chi merita e circondarvi di sincerità e allegria. 
Vi auguro di avere la forza sempre o qualcuno che riuscirà a donarvi la propria. 
Vi auguro il meglio, il meglio per un nuovo anno. 
Il meglio per questo libro bianco fatto di 365 pagine da scrivere. 

Con tutto il bene possibile.. Auguri. 

La vostra Vale.