Riccardo Inge si racconta...a cuore aperto! #interview




Quest'oggi avremo il piacere di avere con noi, Riccardo Inge , cantautore milanese. 
Si racconterà a noi e condividerà le sue emozioni, esperienze, tra curiosità e consigli per chi come lui vuole intraprendere la sua stessa strada.  

Prima di dargli il nostro più caloroso benvenuto ecco qualche piccola informazione in più sulla sua musica: 
 " Riccardo ha pubblicato il suo primo EP "Giorno di Festa" anticipato dal singolo "Cosa resterà di noi" che vede la collaborazione del rapper Cranio Randagio, recentemente scomparso. 
Si tratta dell'ultimo lavoro di Cranio Randagio prima della sua morte."

Ora, mettiamoci comodi e accogliamo Riccardo per questa piccola intervista. 
Incominciamo!   
 
Partiamo dagli inizi, com’è nata la tua passione per la musica e il primo ricordo legato ad essa?
Ho iniziato ad ascoltare musica fin da piccolo perché i miei genitori avevano sempre la radio accesa in casa. 
Poi a poco a poco ho rubato le vecchie cassette di mio papà che trovavo in giro, con i principali successi degli anni '60, '70 e '80 che mi hanno fatto scoprire la musica di Battisti, Celentano, Beatles, Queen. 
La passione era talmente tanta che decisi di iniziare a cantare, a scrivere e suonare per conto mio senza mai fermarmi, fino a oggi.
"Giorno di Festa" è il tuo primo Ep, c'è una giornata in particolare che ricordi come il tuo giorno di festa per eccellenza?
Il giorno dell'uscita dell'EP. Questo lavoro arriva a valle di un percorso lunghissimo fatto di tante troppe difficoltà affrontate con un solo obiettivo: far sentire le proprie canzoni. 
L'uscita dell'EP rappresenta veramente un giorno di festa a tutti gli effetti.
Sembra assurdo, infatti, ma al giorno d’oggi poter suonare la propria musica liberamente (e sottolineo la parola 'liberamente') risulta molto più complicato di quanto si pensi, nonostante tutti gli strumenti informatici a disposizione.
Cosa vorresti trasmettere con i tuoi brani a chi li ascolta?
Passione, voglia di lottare per ciò che si vuole, rabbia e di ricordare con un velo malinconico tutto quello che ormai è passato e non può tornare, ma rimane sempre nei nostri pensieri come insegnamento.
Cosa consiglieresti a chi come te vuole intraprendere la tua stessa strada?
Molti direbbero frasi provocatorie tipo 'Lascia perdere'. Io dico solo che suonare e fare musica è bellissimo. 
Ma per farlo devi avere grandi motivazioni perché le soddisfazioni sono poche e difficili da trovare. Ma quando arrivano sono uniche e imbattibili. Direi che lo faccio per me stesso.
Ti va di fare un saluto a tutti i lettori di outsider?
Un caloroso saluto a tutti i lettori di Outsider da Riccardo Inge.
 Ci vediamo su qualche palco, dove c'è voglia di musica.


 Infine ringraziamo di cuore Riccardo Inge e tutto il suo staff per la gentilezza e disponibilità. 
Vi invitiamo inoltre a continuare a seguire il suo percorso restando sintonizzati su tutti i suoi canali ufficiali. 

Buona musica a tutti!