"L'irreale che diventa Reale" #SilviaMazzellaPhotography


                      
      "Tutto ciò che puoi immaginare è reale..." 

E' con questa citazione di Pablo Picasso, che quest'oggi voglio iniziare questo post.
Grazie ad un'artista e ai suoi scatti, vi trasporteremo in un mondo dove l'impossibile, l'irreale diventano reali, nella realtà quotidiana, tra tanto lavoro, una macchina fotografica, talento, per foto che catturano chi guarda, in un solo istante.

Lei è Silvia, una giovane fotografa, che ha fatto della sua passione un grande progetto, per cui mettere tutta se stessa.

Con le sue parole riuscirete a guardare il concreto, tutto quello che si può toccare con mano, in maniera diversa, con occhi di chi riesce a trasformare le sue idee in scatti artistici e contemporanei.

Ma non servono parole per capire, soltanto le sue in questa piccola intervista! 
Quindi, aprite il cuore e incominciamo...

-Come è nata la tua passione per la fotografia e cosa rappresenta per te? 

 Penso che sia la domanda più difficile..perché me lo domando spesso anche io e
 non so ancora adesso rispondermi!

 L'unica cosa che so, è che non utilizzo la fotografia per rappresentare la realtà, perché personalmente preferisco viverla, non sono una che se vede un bel tramonto tira subito fuori la macchina fotografica e a volte mi sento pure dire : ' ehi ma sei una fotografa, cavolo fotografa! '. 

Davanti a qualcosa di meraviglioso come può essere un tramonto, preferisco vivermelo, fino alla fine, che vederlo attraverso uno schermo. 

Utilizzo la fotografia per scopi più personali, per immagini che solo io posso vedere e realizzare.
 Per me è un mezzo reale per rappresentare l'irreale. 

-Qual'è l'esperienza più bella fatta grazie al tuo progetto e cosa vorresti si realizzasse in futuro? 

Spesso sono gli altri che si annullano al mio volere per diventare ciò che voglio io. 

Sono il direttore delle mie immagini e a volte non prendo in considerazione il carattere della persona che ho davanti.

Ma a volte mi piace vedere come si comportano davanti alla macchina fotografica e sono io quella ad annullarsi, un po' come Avedon, che durante i suoi scatti di moda, dirigeva le modelle come gli pareva e in quelle immagini era l'artista che parlava, mentre nei suoi ritratti a gente comune lui si annullava, sbagliava le inquadrature ed era la persona a fare la foto e non più lui.

Io adoro questo mio duplice comportamento durante il lavoro..

 A volte la cosa più emozionante è far uscire la persona che ho davanti e sentirla dire dopo ' cazzo, questa sono io! ', perché ci vuole coraggio a stare davanti e mostrarsi per quel che si, senza filtri e censure.

 -Che emozioni vorresti trasmettere con i tuoi scatti?

Semplicemente emozioni. 
Ma per me conta anche l'estetica, se un'immagine non è bella e ben composta non la guardo nemmeno. 

-Qual'è il progetto o scatto che più ti rappresenta e ti ha emozionato realizzare? 

Ti posso parlare di due mie foto, bisogna dire che un vero fotografo, a parer mio, non 
deve mai essere totalmente soddisfatto del proprio lavoro altrimenti si annulla e non 
va avanti.

Io sono molto critica nel mio lavoro, vedo difetti in tutte le mie foto e poche sono veramente lo specchio di quello che ho realmente pensato.

È molto difficile realizzare alla perfezione una cosa che non esiste! 

L'unica foto che rispecchia esattamente quello che pensavo è 'Ares e Dimitria', l'ho realizzata un'anno fa per la mia tesi di laurea in fotografia.

Ancora adesso trovo difficile trovare dei difetti. Quindi direi che è la mia immagine meglio realizzata, perché rispecchia esattamente un mio pensiero! 

Poi vabhè, non sono una sentimentale e non ho mai pianto per una mia foto.

Tranne una. Ma semplicemente perché io amo lui.

La foto che ho realizzato con la grande pittrice Giorgia Marras sul CaravaggioAl solo pensiero mi vengono i brividi. 

Non è particolarmente perfetta, so' che ci sono delle mancanze, ma quando l'ho vista la prima volta sul mio computer mi sono detta: 
' Ho un Caravaggio sulla scrivania del mio computer, ora posso fare tutto' !!!


- Cosa consiglieresti a chi come te vorrebbe intraprendere la tua stessa strada?

Di non mollare mai, perché il percorso, pensiero/realtà è a due passi da te, basta volerlo.. 

Vederlo.. e non montarsi troppo la testa!  


Ringrazio Silvia per aver condiviso con tutti noi, il suo grande sogno e la sua immensa passione per la fotografia.

Sono sicura che leggendo le sue risposte vi sarete incuriositi e non vedrete l'ora di ammirare i suoi lavori.

Quindi non vi resta che passare nella sua pagina, e ovviamente continuare a seguire tutti i suoi progetti: https://www.facebook.com/Silvia-Mazzella-Photography-264431950271873/?fref=ts

Bene Amici, lasciandovi ad alcuni scatti della nostra fotografa...
E ricordate, guardare con occhi diversi la quotidianità, la migliora!